Le foto sono state fatte tutte dalla Ribelle di soli cinque anni e mezzo che si è divertita da morire a fare sua anche quest’altra piccola vacanza in tre 🙂
Vi elenco giusto i luoghi degli scatti che ho scelto tra tanti: Zoo di Fasano, Grotte di Castellana, Cisternino. I trulli che si intravvedono sono quelli incontrati durante gli spostamenti da un paesino all’altro.
Il paesaggio e le emozioni … beh quelle ci rimarranno nel cuore come tutte quelle legate alle altre vacanze fatte!!!
Categoria: I miei viaggi
il profumo della Sicilia …
Non scrivo da molti giorni, lo so! Ma sono da considerarmi giustificata se vi dico che mi sono concessa delle ferie da tutto? Così all’ultimo minuto io ed il maritoTrasfertista decidiamo di concederci due giorni di ferie a cavallo dell’ultimo ponte favorevole.
La nostra meta è stata la Sicilia e casa dei miei cognati 🙂
Il viaggio è stato un pò estenuante per le condizioni della famigerata A3 SA-RC (sulla quale non aggiungo altro!!!) con aggiunta i km siciliani da fare. Ma sicuramente tutto si risolverà quando faranno il ponte sullo stretto (ahahahahaha)!?!? Si si … tutto magicamente si risolverà e le strade saranno scorrevoli e ben tenute!!!
La Sicilia è una regione tutta da scoprire e catturare, tra spiagge mozzafiato, profumi speziati, dolci meravigliosi e colori intensi. C’è una cucina che risente dell’influsso arabo e/o spagnolo nonchè mediterraneo. Io che sono amante delle spezie vado in brodo di giugiole!!!!
Siamo riusciti a gustarci qualche scorcio di costa e di paesini dal forte sapore siciliano, aiutati anche da giornate in cui la calura era mitigata da una coltre di nuvole accompagnate da un piacevole venticello rinfrescante.
Il clou del viaggio è rappresentato dalla giornata che siamo riusciti a ritagliarci, soli soli io ed il maritoTrasfertista, venerdì scorso a Siracusa. Siamo arrivati alle 14:30 macinando un bel pò di km di macchina e costeggiando i paesini della provincia di Agrigento arroccati sui colli circostanti, come da necessità storica legata all’avvistamento di eventuali truppe nemiche di assalto.
Una volta trovato parcheggio in prossimità del Piazzale delle Poste ci siamo diretti alla scoperta di Ortigia, l’isola di Siracusa e sede del centro storico. Così seguendo un percorso turistico suggerito da una guida che avevamo comprato anni fa sulla Sicilia e che vi consiglio vivamente (“Sicilia”, Edizioni Tracce) ci siamo buttati nei vicoletti caratteristici della cittadina antica tra il Duomo di Siracusa (meravigliosa rappresentazione della commistione tra pagano e religioso con colonne dell’antico tempio dedicato ad Athena immerse nella pietra calcarea della costruzione che la trasformò in basilica cristiana e dalla facciata barocca) con il suo piazzale contornato da edifici storici, adibiti dalla modernità a palazzi governativi, ed un giardino pensile da dove si affaccia un bellissimo limoneto. Si può proseguire scendendo verso il mare ed arrivare alla balconata che si affaccia sui papiri della fonte di acqua dolce Aretusa (bellissimo da leggere il mito di Aretusa ed Alfeo raffresentato in una statua in prossimità dell’acquario e parco giochi sul livello del mare). Da lì c’è il lungomare Alfeo da cui ammirare la vista del golfo ed assaggiare un ottimo gelato (la mia scelta è ricaduta sui gusti pistacchio e cassata!!!) o una più rinfrescante granita magari alle mandorle (come ha fatto mio marito!). Il lungomare arriva al culmine della punta dell’isolotto con il Castello Maniace aperto dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 13:30 (visto l’orario di arrivo non siamo riusciti a visitarlo!). Il nostro percorso ci spinge poi sul versante opposto dove un’altra passeggiata ci fa gustare questa volta il mare aperto che bagna Ortigia e Siracusa.
La visita al centro storico potrebbe farsi più divertente comprando una tessera apposita che permette di scegliere una delle biciclette messe a disposizione dal comune in diversi punti della città  e mete di un percorso consigliato che tocca le parti più caratteristiche e turistiche della città vecchia e nuova. Dopo una sosta a base di arancino e sempre a piedi, lasciamo alle nostre spalle Ortigia e ci dirigiamo nella Neapoli dove si staglia il Santuario della Madonna delle lacrime e nostra prossima meta. E’ una costruzione imponente e moderna in cui è conservato il quadro che intorno al 1953 in casa di una famiglia di contadini cominciò a lacrimare per diversi giorni. E’ una storia bellissima che vale la pena di conoscere prima di entrare nella chiesa.
Fermati all’interno del Santuario qualche minuto, ci accorgiamo che le ore sono trascorse ed è arrivato il momento di dirigerci a passo veloce verso il parco archeologico greco dove troviamo ad attenderci la fila per prendere il biglietto per lo spettacolo delle 19 dell’INDA che quella sera rappresenta Fedra di Euripide. E’ stato uno spettacolo emozionante!!!! Per me che quella tragedia l’ho studiata solo sui libri è stato un momento di riscatto quasi. Poi il tutto era incorniciato dal paesaggio suggestivo e magico del teatro greco. Non so descrivervi le emozioni che mi hanno accompagnata durante tutto lo spettacolo che ci ha portati al culmine della tragedia verso sera quando le luci del palcoscenico erano l’unica sorgente di luce intorno.
Bravissimi tutti gli attori a cui va il mio modesto plauso e ringraziamento per le grandi emozioni che mi hanno regalato! L’attrice che ha recitato la parte della nutrice di Fedra mi ha coinvolta più di tutti e se fosse per me … beh l’oscar per l’attrice non protagonista della serata andrebbe a lei 🙂  .
Alla fine della serata eravamo veramente soddisfatti e riprendendo il percorso, questa volta in senso contrario di marcia, raggiungiamo la macchina e ci allontaniamo dalla splendida Siracusa, altro posto che porterò nel cuore e nella memoria 🙂 .
un luogo ed un’emozione …
Ormai il mio Amore spassionato per la città eterna è manifesto a tutti … quindi non mi soffermo oltre e vi racconto un’emozione grande che un luogo visitato la scorsa domenica mi ha lasciato nell’anima.
E’ domenica mattina ed il programma è andare a sentire la messa nella Basilica di San Paolo Fuori le mura per poi far giocare la PPDC nel grande parco all’aperto lì vicino (l’obiettivo finale sono i giochi per bambini con scivoli, altalene ed il non plus ultra per la PPDC che non vede l’ora di scatenarsi e provarli tutti!).
Dopo esserci organizzati con tanto di cartina stradale per l’andata ma soprattutto per il ritorno (sfido chiunque non sia pratico di alcune zone di Roma a muoversi senza punti di riferimenti certi!) ci avviamo verso la meta. Parcheggiamo quasi vicino all’ingresso laterale della basilica e ci avviciniamo sempre di più alla meta 🙂 .
Alle 10:30 ci aspetta la messa con canti gregoriani e quindi ci affrettiamo ad essere puntuali ma vista la nostra fretta arriviamo con un buon anticipo e quindi abbiamo il tempo per visitare l’interno della Basilica e i mosaici e il soffitto a cassettoni. Insomma abbiamo il tempo per sentirci piccolissimi in un luogo bello a vedersi ma così denso di volti e storie passate e recenti (ci sono gli ovali in mosaico di tutti i papi fino a quello attuale di Benedetto XVI illuminato dalla luce di un faretto dedicato … naturalmente in penombra guardo anche quello precedente di Papa Wojtyla legato ad una fase importante della mia vita da “ragazza”!) e che nonostante tutto mi fa sentire “a casa”.
Prendiamo posto fra i banchi e giunta l’ora arriva una processione lenta e incensata dove, a corona del sacerdote che amministrerà la messa, ci sono i frati che prenderanno posto alla sinistra dell’altare vicino l’organo che già suona il canto d’ingresso. A corredo dei frati c’è anche, qualche banco più avanti, il coro di persone “come noi” che dedicano del loro tempo per cantare inni bellissimi.
E’ tutto emozionante per me e la mia famiglia. Sopra l’altare a guardarci c’è Gesù con a lato i Santi Luca, Paolo, Pietro e Andrea ognuno con un ruolo ed un significato particolare! I gesti lenti e rituali dei ministri rendono solenne tutta la messa. Ogni azione ha un significato ed io non voglio perdermi nemmeno un secondo di tutto.
La PPDC dopo un bel pò di tempo cede e mi dice all’orecchio “mamma sono stanca!Andiamocene a casa!” ed allora devo tenerla occupata ed in braccio cercando di cullarla. Non ci crederete ma in quella posizione ha cominciato a vedere il soffitto ed i mosaici e a chiedermi spiegazioni su quello che vedeva.
I bimbi sono così curiosi di tutto che rispondendo ai loro perchè cogli cose che non avresti mai preso in considerazione.
Sono ripetitiva, lo so, … ma rimarco il fatto che è stato tutto emozionante.
L’omelia mi risulta rinfrancante e piena di riferimenti che non conoscevo e quindi un momento di pura catechesi. Una frase mi colpisce “…dobbiamo nasconderci nelle piaghe di Gesù perchè tutti noi nella vita abbiamo come Lui delle ferite fisiche o psicologiche o morali …” Non vorrei sembrare una fanatica (perchè non credo di esserlo) ma in quell’ora mi sono sentita una cristiana nonostante tutti i difetti che non riesco a trasformare in punti di forza da offrire insieme alle mie paure ed incredulità !
La prossima volta che saliremo a Roma abbiamo già fissato un altro obiettivo … altro viaggio altra basilica!!!!
una mia cartolina per…
Questa che segue è una cartolina digitale che ho fatto proprio per tutti voi 🙂

Dimenticavo … per realizzarla ho usato delle carte di scrapbooking digitali da recuperare sul sito di shabbyprincess.com e photoshop.
P@pino-Weekend …
Come promesso e scrivendo a “stuazzi e pitazzi” (cominciate a imparare anche il calabrese dai!?!? … traduco per i neofiti 🙂 in “spizzichi e mozzichi“) racconterò dello scorso fine settimana intitolato per l’occasione P@pino-Weekend (tradotto questa volta dal papinese come intero weekend dedicato al migliore Papà del Mondo!).
Ci volevano proprio questi giorni da dedicare a lui e alla nostra famiglia lontani da TUTTO e da TUTTI.
E così il nostro viaggio ha inizio alle 15:30 circa, orario in cui ho registrato, orologio alla mano, la partenza e quindi l’inizio ufficiale del fine settimana speciale.
La meta iniziale del nostro viaggio (fissata da me solo un giorno prima!) è Pian di Sorrento alla volta del B&B Relais Bellaria che ci ospiterà per due notti (sono arrivata a questa struttura grazie ad un post letto qualche settimana fa su Mammachefatica! che faceva pubblicità a supermamma una delle due mamme che hanno aperto il B&B nel 2008). Se andate sul sito vedrete anche qualche foto delle stanze veramente graziose con bagno annesso e volendo anche un angolo cottura (questa info potrebbe essere molto utile per famiglie con bambini piccoli per le quali è difficile riuscire a gestire i pranzi e le cene dei più piccoli appoggiandosi a ristoranti esterni).
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racconto estivo (ultima puntata)
Eravamo ancora in giro nella Plaka quando vi ho lasciato nell’ultima puntata ed ora seguitemi perchè dal bar Idria riprendiamo a passeggiare per i vicoli pieni zeppi di tantissimi negozietti carini.
Di solito i souvenir che si trovano in giro sono sempre gli stessi mentre camminando e spostandoci notiamo che quì è diverso. Ogni venditore ha un prodotto particolare e bene o male si distingue dal vicino. Compriamo 2 magliette uguali per la PPDC e la sua amichetta rimasta al villaggio ad aspettarla. Poi aggiungiamo un cucchiaio di legno da usare in cucina di vero legno di olivo. Veramente bello ma soprattutto funzionale e che sto usando spesso e volentieri! Poi aggiungiamo una cartolina per una mia amica che fa la collezione e a cui penso sempre quando vado in giro (tra l’altro consegnata a mano vero Mari???;)) oltre a dei segnalibri, saponette all’olio d’oliva, calamite e 2 anelli uno per me, con il simbolo dell’infinito greco, ed uno per la PPDC che naturalmente deve imitarmi in tutto e per tutto :).
E’ stata una bella passeggiata fatta questa volta in tranquillità e potendo dare un’occhiata ogni tanto a degli scorci davvero caratteristici!
Di tutto questo abbiamo le foto che però ancora giacciono sulla memoria della nostra macchina fotografica e che aspettano di essere riversati e riorganizzati, come facciamo di solito per i nostri viaggi, all’interno di un bel dvd con tanto di colonna sonora.
Dopo diverse ore fuori, ci decidiamo a rientrare sapendo che questo sarà l’ultimo pomeriggio passato ad Atene per quest’anno. La malinconia comincia già nella serata dopo esserci docciati, cambiati e catapultati al ristorante per la cena.
La mattina dopo, dobbiamo infilare le utlime cose nella valigia perchè le stanze vanno lasciate entro le 10:00 di mattina. Decidiamo di lasciare quindi le valigie nella hall del villaggio e di goderci le ultime ore di permanenza facendo foto e cercando i ragazzi animatori che ci hanno accolto e con cui abbiamo scambiato quattro chiacchiere in italiano.
Un grazie speciale va a Voula, Angelic, Isabelle, Arnoud e la mitica Cristina l’unica ragazza italiana del coro di animatori addetta al bar che ci ha preparato degli ottimi cocktail e fatto compagnia anche durante alcune cene raccontandoci degli altri villaggi che potremmo decidere di andare a scoprire :D!
Il viaggio era vicino al capolinea o quasi…ci sarebbe toccato da lì a poco andare a prendere il pulman ed il successivo trenino per arrivare all’areoporto. E’ stato tutto molto divertente e bello da fare in compagnia … certo abbiamo capito che per la nostra famiglia il villaggio non è poi il massimo visto che grande divertimento sono stati i pomeriggi in giro per Atene.
Ma per chi cerca da una vacanza relax e vita in piscina e tra campetti da tennis o mini club … beh consiglio di andare al ClubMed Athenia dove troverete quello che cercate!
Il nostro viaggio si conclude con l’arrivo all’aereoporto di Lamezia ed il ritrovamento delle valigie che avevamo imbarcato e che con il patema d’animo aspettavamo vista l’attesa di due giorni all’andata!!
Scattata anche la foto con il faccino triste diventata ultima foto di rito ci avviamo stanchissimi verso casa per riuscire a goderci altri giorni di ferie.
Vi è piaciuto questo racconto? Vi è venuta voglia di viaggiare? Beh se non lo potete fare subito cominciate a pensarci e proggettatelo in base alle vostre esigenze è già divertente così!!!
racconto estivo (parte III) …
Ho dovuto riprendere in mano la macchina fotografica per riuscire a fare mente locale sugli altri due pomeriggi trascorsi ad Atene … ecco perchè scrivere subito e quotidianamente le giornate trascorse rende più vivi i ricordi!
Beh tornando indietro nel tempo, siamo al secondo giorno o meglio al secondo pomeriggio e questa volta riusciamo ad ottenere la tabella degli orari del pulman dalla controllora. Solita fermata scelta e quindi metro fino di nuovo a risalire sempre nella zona Acropolis. Oggi ci aspetta l’Atene più turistica e da souvenir non tralasciando le mete culturali che hanno dato lustro a questa città che ha compiuto quest’anno i 5000 anni di storia!!!!
Incredibile ma noi c’eravamo!!!
Ci dirigiamo verso il tempio di Zeus, sempre muniti di passeggini, occhiali da sole e cappellini che sono d’obbligo d’estate se non si vuole rischiare una bella ed indimenticabile insolazione. Ne sa qualcosa la PPDC che già solo stando in piscina aveva nei giorni prima provato il brivido dei primi sintomi (che bella paura!!anche se nel villaggio c’era l’infermeria con tanto di dottore ed infermiere!).
Riprendendo il racconto, ci dirigiamo verso il quartiere Monasteraki dove nella piazza principale c’è il cambio della guardia con tanto di soldati vestiti degli abiti tradizionali ufficiali e che si scambiano il turno con tanto di passo dell’oca. Tutto è lento e sincronizzato quasi irreale. Sì irreale, dal momento che quelle movenze vengono tramandate da generazione senza mutare! Tutti noi turisti siamo a semicerchio intorno alla piazza e come contorno abbiamo una miriade di colombi attirati dai venditori di semini vari che li attirano con un bel pò di bottino fresco. Il sole è ancora bello alto ed allora ci decidiamo a fare i turisti buttandoci nella via che costeggia la piazza e che ci da il benvenuto in un altro quartiere greco famosissimo la Plaka. A darci il benvenuto ci accolgono vari bar e negozi di abbigliamento di marchi noti ma non certamente caratteristici del posto. Ed allora al volo, ci gustiamo il passeggio della gente che tra un gelato e una fetta di noce di cocco cerca di rinfrescarsi.
Il tempo a nostra disposizione è poco, visto che puntiamo a fare ritorno al villaggio per l’ora di cena! Ed allora viaaaa più veloci del vento senza però gustarci nemmeno qualche negozietto di souvenir per riuscire a portare a casa un ricordino.
Torniamo al villaggio distrutti!!!
Con mio marito ci guardiamo e ci capiamo al volo … domani costi quel che costi torneremo in città e ci gusteremo qualche altro angolo di Atene. Nella nottata la piccola dell’altra coppia si ammala: ha un pò di febbre e raffreddore ma nulla di grave per fortuna!
Visto che la situazione della piccola era sotto controllo durante la mattinata prendiamo la decisione di avventurarci solo noi tre, come siamo abituati a fare, sentendoci più liberi e sicuri di riuscire a guistarci un altro momento unico insieme!
Ormai la città è nostra e sappiamo come muoverci con una estrema tranquillità ed allora arriviamo senza quasi accorgercene in un altra zona di Atene laddove c’è la Libreria di Adriano. Ma la PPDC dorme beata nel passeggino e la temperatura è talmente alta che non ce la sentiamo di farci a piedi altri siti almeno non quelli troppo soleggiati. Non lontano da lì però c’è l’Agorà Antica il luogo dove tantissimi filosofi, primo fra tutti Socrate, ha passeggiato, insegniato e discusso delle varie teorie che anni prima avevamo ritrovato in libri di filosofia a scuola e non solo. E lì, credetemi, l’effetto è portentoso visto che tutto dà un senso concreto e tangibile a quelle che potrebbero definirsi solo delle pietre ma che portano scolpite in sè momenti passati ai secoli e che sono vive nei libri di noi gente che viviamo nel fantastico secondo millennio! Nell’Agorà c’è anche la prima chiesetta dei primi apostoli: un gioiello. E’ lì che S. Paolo ha cominciato a predicare ed i particolari degli affreschi salvati e restaurati meritano una visita attenta.
Una sosta a questo punto era d’obbligo e visto che anche la PPDC era sveglia e chiedeva una merenda, ci fermiamo al primo locale che accoglie i turisti nei giardinetti appena davanti dove sono allestiti tavolini e sedie e ventilatori abbastanza strani per me (non li avevo mai visti) che spruzzano goccioline d’acqua che per la forte temperatura vaporizzano lasciando intorno un’atmosfera magicamente fresca da provare e non da descrivere.
Il locale si chiama Idria,altro non ricordo!!!!
Devo interrompere nuovamente il racconto perche la PPDC ora ha sonno molto sonno e chiede di andare a dormire…ed allora alla prossima puntata.
racconto estivo (parte II) …
Mumble mumble…dove ero rimasta?!?!
Beh si ora ricordo … sole, mare, mega-abbuffate, relax (o quasi…ricordatevi che sono mamma di una bimba di quattro anni!!) e visite pomeridiane ad Atene!
Riguardo a queste ultime passo a raccontarvi l’Atene che la nostra famiglia e company (una coppia di amici con bimba di sedici mesi vispissima!) ha visitato durante tre pomeriggi assolati con punte di 39 °C. A questo punto posso dirvi come dal villaggio ClubMed Athenia si arriva ad Atene usando i mezzi pubblici notevolmente meno costosi dei taxi (rimando alla puntata precedente di qualche giorno fa).
Innanzitutto ci sono degli ottimi e confortevoli bus delle autolinee regionali (con tanto di aria condizionata per intenderci!) che ti portano dalle zone periferiche in centro o alle principali fermate della metro. Così, informandoci, ci portiamo alla fermata più vicina al nostro villaggio ma, non avendo la tabella degli orari, ci tocca aspettare oltre 45 minuti per beccare il primo autobus di linea utile. Proviamo, parlando in inglese o qualcosa di simile :D, a chiedere della fermata che ci interessava per poter prendere la metro (considerate che avevamo con noi la piccola guida di Atene della Lonley Planet che alla fine allegava anche una piantina della città e delle metro). Fermata richiesta Pallini per il costo di 3,40 euro. Chiacchierando tra di noi, che eravamo dislocati un pò distanti nel bus, il vicino di posto del nostro amico comincia a parlare italiano…dovevate vedere le nostre facce …è stato come se vedessimo un’oasi in un deserto desolato!!!! La bellissima coincidenza ci portò a conoscere Costantino di padre greco e madre italiana che ci ha dato un sacco di informazioni su come muoverci e soprattutto la fermata più corretta da richiedere per prendere la metro giusta. Non contento scende alla nostra fermata e ci porta alla metro vicinissima e ci spiega, cartina alla mano, il percorso che ci conveniva fare. Grande Costantino!!!!Il nostro eroe!!!!
Ci muniamo di biglietto per la metro (costo 1 euro) e ci fermiamo cambiando una sola volta alla fermata Acropolis. Saliamo in superficie e la bellezza del Partenone ci sovrasta a pochi passi da lì.
Io c’ero stata in gita scolastica durante il liceo … ma rivedere l’Acropolis è stato nuovamente emozionante…quasi avevo dimenticato l’imponenza delle costruzioni antiche.
Dopo questi primi momenti emozionanti andiamo verso l’entrata e facciamo il biglietto (costo 12 euro) che comprende quattro ticket per le entrate all’Acropolis ed ad altri monumenti di Atene. Eravamo muniti di passeggino ma in alcuni punti abbiamo dovuto lasciarlo (perchè non permesso) e farli a piedi alternando momenti con la PPDC in braccio ed altri in cui riuscivamo a convincerla a camminare con i suoi piedini.
La sudata annessa è stata ripagata dalla vista di quei monumenti sempreterni e dalla vastità della città di Atene che si espande in tantissimi ed immensi quartieri da poter/dover visitare con un pò più di tempo!!!!
Per oggi il diario di bordo si interrompe quì ma riprenderà presto 🙂
il primo giorno del rientro …
Rieccomi dopo tanti giorni di riposo, lavorativamente parlando! Ho cominciato le ferie dicendomi che mi sarei disintossicata da orari e stress quotidiano e così è stato!
Non dover mettere la sveglia per me è stato un sogno ad occhi aperti (o quasi :D) … non abbiamo fatto orari come succedeva i tempi in cui io e mio marito eravamo freschi sposini (non vi nascondo che un pò quei tempi mi mancano!!!anche se avere la PPDC è stata ed è un bellissimo regalo che Dio ci ha fatti!!!!) ma almeno riposavamo oltre l’orario in cui di solito scattava la sveglia e già questo ci ha ristorati.
Vi racconto ora del programma che ha caratterizzato la nostra estate così da superare il momento del rientro a lavoro con il sorriso.
Abbiamo cominciato con una domenica caldissima di Agosto, quella prima di partire per la Grecia, andando a trovare degli amici che vivono a Torino/Salerno durante l’anno ma che d’estate ritornano giù nella propria terra. E’ stata una bella giornata che ci ha riportati ai tempi dell’università dove ci siamo conosciuti!!!
I giorni successivi, siamo stati in giro in città per comprare ed organizzarci per la settimana fuori. Quindi, giusto la sera prima di partire (ormai è matematicamente dimostrato che non si riuscirà più a farlo prima) abbiamo sistemato le valigie e ottimizzato il portabagagli della famiglia di amici con cui abbiamo passato la settimana “greca”.
L’unica nota dolente è stata l’alzataccia per poter prendere l’aereo che per le bimbe, uniche protagoniste del viaggio :D, è stata dura.
I due scali aerei che abbiamo fatto ci hanno portato ad Atene intorno all’ora di pranzo e quindi è stata d’obbligo la fermata per pranzare ad uno dei locali dell’aereoporto di Atene. Ci siamo riposati e rinfrescati (per quello che è stato possibile) e poi via alla ricerca di un taxi per caricare i bagagli ed andare verso il villaggio ClubMed Athenia. In effetti i taxi sono stati due, visto che in totale eravamo 4 adulti e 2 bimbe ma anche per fregarci più soldi!! Ebbene si, che la catagoria dei tassisti fosse un pò “fregona” (chiedo perdono ai tassisti ONESTI ma quelli li tolgo dalla categoria citata!) lo immaginavamo ma così …. per farla breve per arrivare dall’aereoporto al villaggio ci hanno chiesto 70 euro a famiglia quando su internet prima di partire sui vari forum ci dicevano che il massimo era 50 euro….ma ormai eravamo lì e non abbiamo potuto contrattare molto … del resto c’era la ragazza del villaggio che ci aspettava per accoglierci nel migliore dei modi.
Più avanti vi dirò come arrivare al villaggio spendendo meno di 10 euro …. chissà che quei 70 euro siano gli ultimi che hanno guadagnato i due ladroni!!!
Riprendo il diario della prima giornata … ci accolgono spiegandoci un pò il villaggio e dandoci una piantina per capire bene dove poterci muovere in tranquillità . Ci accompagnano subito dopo nel bungalow assegnatoci e da lì comincia la nostra permanenza in Grecia.
Ogni bungalow era composto da due piani, a noi era stato assegnato quello a piano terra con un piccolo giardinetto con tavolino e due sedie che dava su un vialetto abbastanza grande e ben soleggiato del villaggio. Il tutto era fra due delle 4 piscine del complesso. Vi dico che la posizione era perfetta oltra al fatto che la stanza era abbastanza grande e dotata di tv e di condizionatore che abbiamo sfruttato nelle ore più calde. A proposito del clima, la temperatura si aggirava intorno ai 30 gradi ma un venticello, che soffiava costantemente, ci ha aiutati a sopportare benissimo l’eventuale caldo.
Dopo esserci “docciati” e messi in libertà  è cominciata l’avanscoperta del posto e degli orari dei ristoranti che avrebbero dato ristoro ai nostri stomaci durante gli orari del pranzo e della cena….vi lascio immaginare i buffet che hanno caratterizzato le nostre mega abbuffate (se solo ripenso a quanto ho mangiato ingrasso altri chili!) … l’unica cosa che ci ha lasciati insoddisfatti è stata la zona dessert che era più “misera” rispetto alle altre. I menù di carne e pesce erano divini! Sopratutto il pesce….mmmmm se ripenso al pesce in salsa di menta….beh mi viene l’acquolina in bocca !!!Se qualcuno di voi ha la ricetta fornitemela perchè vorrei tanto riproporla a casa.
Come ogni serata da villaggio, ogni cena era a tema e quella che ho atteso più delle latre è stata quella greca che mi ha soddisfatto :).
Ora mi fermo quì e riprenderò domani con la seconda puntata ;).
Buona serata.
P.S. La prima giornata di lavoro post ferie, tutto sommato, è andata bene 😀 vediamo domani!
un intenso fine settimana …
Questo che sta per passare è stato un fine settimana molto particolare che ci ha portati insieme ad un’altra famiglia di amici con bimba annessa a visitare uno dei posti più suggestivi ed emozionanti che io abbia mai visitato:San Giovanni Rotondo.
Sabato mattina siamo partiti presto per avvicinarci km dopo km verso l’hotel dove avevamo prenotato una stanza per il weekend. Il viaggio è stato spezzato facendo una piccola deviazioni verso Alberobello passando nella valle dei trulli che conosciamo benissimo viste le nostre visite nelle cittadine della Puglia dell’ultimo anno. La Puglia è veramente sorprendente per la bellezza dei paesini, del paesaggio ma soprattutto per il senso di accoglienza turistica delle persone! Quindi pugliesi tutti COMPLIMENTI!!!! Colgo l’occasione per dire che il paesino che più di tutti ci ha lasciati meravigliati e conquistati è stato Cisternino. Ricordo ancora i gruppi di artisti da strada che ci hanno dato il benvenuto tra musiche popolari e suoni strumentali veramente caratteristici che non avevo ancora mai sentito! Certo non dimenticherò le bombette (particolari involtini di carne) di una delle griglierie del paesino che se capitate da quelle parti non dovete perdete!
Ora torno al racconto di queste due giornate passate ….
Dicevo che la partenza mattutina ci ha dato l’occasione per fare un viaggio tranquillo e a misura di bimbe, le due che hanno reso ancora più speciale questo piccolo viaggio oltre regione!
Dopo una sosta automobilistica, che ci ha permesso di fare una passeggiata sul corso principale di Alberobello, ci siamo decisi a mangiare in un locale sperimentato da noi un anno fa e che si chiama “La Cantina”…Ve lo consiglio! E’ un locale molto caratteristico che dopo una ripida ma piccola gradinata ci ha accolti con pochi tavoli ed una cucina a vista deliziosa. Tutto è contornato da un bravissimo cameriere che ti accompagna tra i piatti del menù intercalando qualche consiglio sul da farsi per assaporare magari qualche piatto della casa da non perdere. Io consiglio, oltre all’antipasto della casa che quest’anno si basa sul contrapporsi di piatti caldi e freddi, il meraviglioso soufflè di cioccolato contornato da 3 ciuffi di panna montata e spolverata di zucchero a velo che ti fanno sentire come in paradiso.
Dopo aver preso la decisione di riprendere il viaggio, ci ritroviamo sull’autostrada e dopo qualche altra ora arriviamo a San Giovanni Rotondo. In uno di quei famosi fine settimana pugliesi ci eravamo spinti un giorno ad andare proprio lì dove ha vissuto per tantissimi anni uno dei personaggi di questo ultimo secolo: San Pio da Pietralcina. Ma eravamo arrivati nel tardo pomeriggio quando d’inverno alle cinque già tutto è buioi e non ti senti come fuori dal mondo ed in un altro posto. Quella stessa atmosfera la ritrovo anche sabato pomeriggio quando saliamo per dirigerci verso il Santuario e riusciamo senza trovare fila a visitare la tomba di San Pio. L’emozione è tanta e a stento riesco a trattenere le lacrime per quella vicinanza che sento e soprattutto per essere riuscita a ringraziare “di persona” una delle persone che mi hanno reso la vita più rosa in un momento in cui la vita mi sembrava si stesse interrompendo lasciando le persone più preziose!
Si dice che è difficile scrivere di emozioni provate quindi passo oltre e vi riporto alla nostra serata che materialisticamente si conclude davanti ad una pizza calda mentre imperversava fuori un vento freddo da temperature settembrine.
Naturalmente dopo tante ore di macchina il sonno e la stanchezza hanno fatto la loro parte e quindi distrutti ci diciamo buonanotte e ci abbandoniamo sui letti per ristorarci per la giornata successiva.
E’ domenica e quindi, dopo la colazione, lasciamo l’hotel e ci dirigiamo verso la nuova chiesa di San Pio quella progettata da Renzo Piano. Non vi descrivo la struttura perchè si vede spesso in televisione ma la bellezza e maestosità dell’opera culmina all’interno della chiesa dove è cominciata la messa e più di dieci mila persone sono in silenzio ad ascoltare la parola di Dio contornati da un capolavoro di arte moderna! Se non siete cattolici e praticanti … andate comunque a visitare questa “chiesa” e poi mi direte!
La giornata si è conclusa con il nostro rientro a casa dove ho subito rimesso i panni di mamma e moglie (ho fatto il bagnetto alla PiccolaPesteDiCasa, disfatto le valigie, raccolto dei panni stesi prima di partire e pensato alla cena e al post cena) ed ora di blogger in modo da trascrivere anche questi momenti speciali.
Buonanotte a tutti! 🙂