Pubblicato in: Salotto di carta

“Salotto di carta”

un libro che dovro’ riprendere in mano e’ quello scritto da due fratelli che hanno curato anche le illustrazioni davvero poetiche “Il viaggiatore” di Darem e Daniel Simkin:

C’era una volta un bambino di nome Charlie che aveva una bella vita ma non proprio perfetta. Trascorreva troppo tempo a fare cose che non voleva fare. Cosi, un bel giorno, mise tutto il suo tempo in una valigia, la chiuse e s’incamminò a cercare un modo migliore di utilizzarlo. Charlie viaggiò per tutto il mondo in cerca della cosa perfetta che lo avrebbe reso felice. Intanto, a sua insaputa, i suoi piccolissimi secondi, le morbide ore di seta e i logori giorni passavano, tanto che quando Charlie smise di viaggiare e comprese ciò che realmente voleva dalla vita, era quasi troppo tardi. Quasi. Questa favola magica e toccante ci ricorda una lezione che tutti faremmo bene a imparare: vivere e amare è tempo ben speso.

Ah dimenticavo l’eta’ di lettura e’ dagli otto anni in su’!

Qui trovate i dettagli dell’iniziativa.

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“Salotto di carta”

Un carme famoso, che mi ha affascinata da studentessa e che da adulta oggi mi fa scoprire sempre nuove sfumature d’emozioni, e’ il carme catulliano numero 85. Riporto il testo originale e due delle traduzioni piu’ famose spronandovi a riprendere in mano il dizionario di latino (sapete dove lo avete riposto? Eh eh) e tentare una propria personale traduzione:

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
 

L’odio e l’adoro. Perché ciò faccia, se forse mi chiedi,
io, nol so: ben so tutta pena che n’ho
                                                      Traduzione di G. Pascoli

Odio e amo. Forse chiederai come sia possibile;
non so, ma è proprio così e mi tormento
                                                      Traduzione di S. Quasimodo

Qui trovate i dettagli dell’iniziativa.

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“Salotto di carta”

Un libro che mi ha fatto ridere per la paradossale e irreale comicità è “Zia Mame” di Dennis Patrick. Vi lascio l’incipit del romanzo:

Aveva piovuto tutto il giorno. Di solito me ne infischio, se piove o no, ma quella volta avevo promesso di montare le tende e di portare il bambino in spiaggia. Mi ero anche riproposto di applicare quei cavolo di stencil alle pareti loro riservate nella parte della cantina che il nostro mediatore aveva definito tavernetta, e inoltre Continua a leggere

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“Salotto di carta”

Leggere di un mondo lontano mille miglia (in termini di spazio e tempo) mi ha sempre affascinata. Nonostante non facessi salti di gioia quando dovevo studiare pagine di storia, mi buttavo a capofitto in quei libri fatti di tradizioni e costumi di popoli distanti da me e dalla mia cultura. Un libro che è rimasto in me e di cui oggi voglio riproporre uno stralcio è “Memorie di una geisha”

Estratto
(© Longanesi) Continua a leggere

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“Salotto di carta”

Non so come è successo, ma leggendo del Salotto di carta di parolainpunta, non ho avuto alcun dubbio sul romanzo da proporre. E’ un libro che ho letto durante l’adolescenza e che mi ha lasciato un gusto del surreale lontano mille miglia da me e dal mio modo di essere ma che comunque mi ha affascinata! Ne ho trovato uno stralcio che potrebbe darvi quello spunto in più ed ispirare la vostra prossima lettura:

… Gli occhi dell’ospite si dilatarono ed egli continuò a sussurrare guardando la luna. «Lei aveva in mano un mazzo di disgustosi, inquietanti fiori gialli. Continua a leggere