Pubblicato in: Qualcosa di me

Kintsukuroi. L’arte giapponese di curare le ferite dell’anima


In queste settimane di ferie sono riuscita a terminare alcuni libri che avevo in lista. Il primo è stato quello che cito come titolo. Un libro per l’anima, potrei definirlo.

Non è un romanzo ma un libro di psicologia “non aggressiva” 🙂 come mi piace definirla!

Un libro che anche i non addetti ai lavori possono leggere. Lo trovate anche in formato kindle che è diventato per me il mio must su Ibs.

Sono pagine di vita vissuta in cui poi qualcosa si è rotto e che va “riparato con l’oro” come dice l’arte giapponese in modo che la luce passando tra le crepe illumini d’oro la bellezza del “vaso” esaltando la fragilità prima e la resistenza dopo.

Alla fine di ogni capitolo ci sono consigli, suggerimenti, momenti di riflessione che vi ritroverete a sottolineare, rileggere, e riprendere per osservare ogni volta una sfumatura diversa della situazione analizzata.

E’ una lettura che consiglio … che abbiate ferite dell’anima da riparare o no.

Leggere è sempre un modo per aprire i miei orizzonti, la mia mente ed il mio cuore!

Buona lettura e buona giornata!

4 pensieri riguardo “Kintsukuroi. L’arte giapponese di curare le ferite dell’anima

  1. Leggere è affascinante, Soly …. ma ancora più affascinante è vivere fino in fondo, fino a ‘sdimenticare’ il dolore che ci accompagna … tutti !

  2. Caro @cavaliereerrante, che piacere rileggere un tuo commento! Il dolore è un sentimento così forte e lento che è difficile da guarire ma credo possibile da “curare” … anche perchè in certe occasioni non ci si può lasciare andare ad esso!
    La lettura è per me una grande cura perchè mi aiuta a staccare dal mondo reale senza doversi alienare 🙂
    Un abbraccio forte forte tutto per te!

  3. Grazie, Sol : sì, la lettura è di grande conforto !
    Io, sto rileggendo per l’ ennesima volta la Recherche di m: Proust, e veramente mi sembra di andare indietro nel tempo, fino a recuperare la mia povera figlia …. che rivedo bambina, sorridente e speranzosa, ignara del crudele destino che l’ avrebbe aspettata ! Il rivederla,ritrovarla ora mediante quella “memoria involontaria” di cui ci parla il magico Marcel, è un sogno soltanto ???
    Non me ne importa nulla …. io continuo a cercarla, leggendo e sognando !

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